Banca Annia per la cardioprotezione delle province di Padova e Rovigo

banca-annia-italia-defibrillatori-societa-sportive-donazioni-tecnoheart-plus-defibrillatoreLa BCC Banca Annia di Cartura e del Polesine si è resa protagonista di una bellissima campagna per la cardioprotezione degli impianti sportivi, avvalendosi della consulenza di Italia Defibrillatori. Negli ultimi due anni con il progetto “Banca Annia mi fa battere il cuore” ha donato 16 defibrillatori e regalato i corsi di formazione BLSD ad associazioni e polisportive operanti nelle province di Padova e Rovigo.

banca-annia-defibrillatore-foto-padova-oggiUn’attenzione particolare al mondo dello sport, che si sta avviando verso l’entrata in vigore del Decreto Balduzzi (30 novembre 2016), ma non solo, perché nei giorni scorsi è stato messo a disposizione dei cittadini di Cartura un defibrillatore. Il dispositivo è stato collocato in prossimità dell’impianto bancomat, in una zona ad alto indice di passaggio nella località patavina.

La nuova installazione fa seguito al corso gratuito di formazione BLSD organizzato lo scorso 29 settembre nella sede centrale, in collaborazione con l’Associazione “Pronto Conselve”. In Italia stiamo vivendo un periodo di forte sensibilizzazione sulla diffusione dei dispositivi salvavita. Banca Annia ha ritenuto di porre particolare attenzione anche al territorio di Cartura, mettendo a disposizione della collettività questo prezioso strumento.

Ecco le parole del Dott. Mario Santi, presidente di Banca Annia:<<Quando le persone operano con Banca Annia, scelgono indirettamente di sostenere le molte iniziative di solidarietà sociale e culturale che ogni anno vengono realizzate nelle comunità locali dove la stessa opera. Abbiamo voluto offrire al territorio una cardioprotezione diffusa ed efficace a tutti i giovani e meno giovani che praticano sport>>.

Italia Defibrillatori è orgogliosa di aver fornito la sua consulenza personalizzata a Banca Annia sulla scelta dei dispositivi salvavita. Sono tanti da tenere in considerazione prima dell’acquisto e soprattutto quando si tratta di una donazione. Perché non va valutato solamente il costo iniziale della macchina, ma anche quello di elettrodi e batteria che andranno sostituiti periodicamente. Contattaci per una consulenza gratuita e personalizzata. Ti accompagneremo nella scelta del defibrillatore, facendoti risparmiare tempo e denaro. CLICCA QUI

Il Dr. Fabio Mora: carpigiano in prima linea per l’assistenza ai terremotati

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Da sinistra: Erika Moretti, Gabriele Marangon, Claduio Micheletti, Giorgio Pasetto e Fabio Mora.

Il dottor Fabio Mora ha avvertito in prima persona gli ultimi due terremoti che hanno scosso violentemente la nostra penisola. Il primo, quello del 2012, ha toccato la sua città, Carpi in provincia di Modena, nella pianura emiliana. Il secondo è stato quello recente nell’agosto 2016, che ha sentito durante le vacanze nel suo letto di hotel a Roma e che ha colpito il centro Italia, con epicentri nelle province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia.

In quest’ultimo caso, memore del 2012, ha immediatamente compreso la gravità della situazione e si è immaginato che a breve gli sarebbe arrivata una chiamata dalla Protezione Civile, poiché Il dottor Mora è il coordinatore della centrale operativa del 118 Emilia Est. La mattina del 24 agosto è arrivata la chiamata e la colonna mobile regionale di protezione civile è partita nel pomeriggio per raggiungere la località di Montegallo (AP).

La squadra di Fabio Mora è stata presente dal 27 al 31 agosto, ed era composta da: Erika Moretti, infermiera del ps/118 di Ferrara, Gabriele Marangon del ps/118 H di Delta Lagosanto (FE), Giorgio Pasetto medico del ps/118 di Mirandola (MO) e Claudio Micheletti autista soccorritore del 118 di Bologna. La colonna mobile (che può avere le funzioni logistiche, di cucina, di approvvigionamenti, tecnica, di personale sanitario, oppure con parti di essa) nelle situazioni di emergenza deve garantire un’autonomia operativa di 72 ore. La regione Emilia Romagna aveva gestito 3 campi nelle frazioni marchigiane di Uscerno e Balzo, per accogliere 196 persone.

colonna-mobile-protezione-civile-emilia-romagna-montegalloEcco le parole del dottor Mora:<<Dopo i terremoti in Emilia ed Abruzzo, che ho vissuto in prima linea, ho rilevato un salto di qualità: il modello di intervento della colonna mobile di Protezione Civile dell’Emilia Romagna si è ulteriormente consolidato ed è estremamente efficace, con funzionari ben preparati. In 4 ore eravamo pronti a partire con la colonna mobile dalla, cucina al personale sanitario. Ci sentiamo dire che “Dove va la regione Emilia Romagna fa la differenza“>>.

Nel Comune di Montegallo tutte le abitazioni sono state dichiarate inagibili. Da fuori sembrano non aver subito danni, all’interno invece sono state devastate dal sisma. stiamo parlando di un paese a 870 metri d’altezza con 540 abitanti residenti, situato nel parco nazionale dei Monti Sibillini dove in inverno le temperature scenderanno notevolmente. Anche adesso, che stiamo entrando nell’autunno, nelle zone terremotate le prime piogge portano freddo.

colonna-mobile-protezione-civile-emilia-romagna-montegallo-monti-sibilliniQual’è il vostro compito nella colonna mobile? <<Nella fattispecie ci siamo trovati a gestire un’attività che non è strettamente legata al 118. Il nostro compito è stato quello di raccordare tutte le varie funzioni al fine di ricreare nuovamente una rete assistenziale che il terremoto ha completamente sfaldato. Si tratta di un’emergenza socio-sanitaria, perché c’è da ricostruire la rete dei servizi. Per questo abbiamo attivato collaborazioni con i medici di base che accolgono i pazienti nella tenda che funge da ambulatorio, con gli assistenti sociali, il distretto sanitario e anche gli psicologi d’emergenza. Favorendo la sinergia fra le diverse componenti è possibile stratificare i bisogni e dare delle priorità con l’obiettivo di garantire una scelta trasparente in merito alle collocazioni delle persone>>.

Che tipo di interventi vanno attuati in queste situazioni di emergenza? <<Bisogna provvedere allo stoccaggio degli alimenti, allo smaltimento dei rifiuti, anche di quelli speciali che vengono prodotti dalla nostra attività. Va predisposto un percorso per le salme e ridotto il rischio di diffusione delle malattie esantematiche. Il controllo dei NAS, avvenuto domenica 28/08, non ha rilevato criticità nel nostro campo. Abbiamo lavorato sodo, non meno di 18 ore al giorno per almeno 5 giorni, perché in queste situazioni non esistono turnazioni e si va avanti ad oltranza>>.

img_2423Come ha reagito la popolazione del centro Italia colpita dal sisma? <<Hanno una buona abitudine alla resilienza, sono disponibili e si fanno coinvolgere. Non hanno quella predisposizione all’assistenzialismo che paralizza l’intraprendenza, le persone escono dal campo alla mattina per andare a lavorare nell’orto e portarci frutta e ortaggi che poi vengono consegnati alla cucina>>.

Il terremoto del 2012 che ha segnato la tua terra, non può non averti lasciato qualcosa dentro. Cosa emozioni hai provato a Montegallo? <<Non paura. Ma vedere queste persone mi ha fatto salire il magone, perché so cosa stanno vivendo, so cosa vuol dire non poter tornare a casa, vedere il proprio centro storico transennato e il proprio ospedale a pezzi.  Vivere nelle tende con altre persone, dormire tutti insieme, utilizzare lo stesso bagno, è dura. È come sentire compromessa la propria dignità. E quello che noi tentiamo di fare è ridare tale dignità alla vita quotidiana di queste persone e autonomia alla comunità>>.

A Novellara salvato con il DAE giovane arbitro durante la partita di basket

pallacanestro-basket-defibrillatori-dae-sport-palestraNella serata di mercoledì 14 settembre nella palestra di Novellara si sono vissuti attimi interminabili di paura. Durante la partita di basket valida per il Trofeo “Ferrari”, che opponeva la formazione locale alla PSA Modena, sul punteggio di 49-48 per i padroni di casa il giovanissimo arbitro Mattia Gorzanelli (22 anni) di Vignola si è improvvisamente accasciato al suolo, cadendo a terra a peso morto. Si è trattato di un arresto cardiaco.

Sono bastati pochi secondi per comprendere la gravità della situazione. Il direttore sportivo della società novellarese, Ettore Benevelli, è intervenuto immediatamente, iniziando a praticare il massaggio cardiaco. Ad aiutarlo si è aggiunta la segnapunti Giada Maiocchi, volontaria della Croce Rossa. Fortunatamente la palestra era dotata di defibrillatore, che si è rivelato fondamentale per la salvezza del giovane arbitro.

Il DAE era stato donato alla palestra da parte della società, che si era avvalsa della consulenza di Italia Defibrillatori. Inoltre lo staff della Pallacanestro Novellara aveva svolto il corso di formazione BLSD e nell’atto pratico hanno saputo usare il dispositivo correttamente.

basket-pallacanestro-defibrillatore-defibrillatori-dae-italiaAll’arrivo dell’Ambulanza, l’arbitro Gorzanelli è stato consegnato ai sanitari in condizioni gravi ma comunque in miglioramento. Il giovane ufficiale di gara ha poi trascorso la nottata in ospedale senza ulteriori complicazioni e già nella prima mattinata di ieri ha potuto rispondere via SMS ai messaggi di amici e conoscenti.

Nonostante l’obbligo di installazione dei defibrillatori negli impianti sportivi italiani (Decreto Balduzzi) sia slittato al 30 novembre 2016, la società Pallacanestro Novellara ha scelto di anticipare i tempi acquistando autonomamente il defibrillatore. Questo scelta di cuore ha permesso di salvare il giovane Mattia Gorzanelli e per questo allo staff dirigenziale del club novellarese va un grande applauso.

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SAVONA: arresto cardiaco in spiaggia, salvato grazie al DAE

 

Defibrillatore obbligatorio nelle spiagge in romagna_defibrillatore stabilimento balneareL’episodio si è verificato ieri, domenica 11 settembre, verso le ore 16:00 in una spiaggia di Bergeggi, località della provincia savonese, quando un uomo di 60 anni si è accasciato al suolo. L’uomo stava passeggiando in spiaggia in compagnia della moglie ed è stato colto da arresto cardiaco.

Immediato è stato l’intervento del bagnino, fortunatamente nello stabilimento erano presenti anche un medico, un infermiere e un vigile del fuoco che conoscevano le tecniche di rianimazione. Dopo il massaggio cardiaco i soccorritori sono andati a prendere il defibrillatore presente nel vicino ufficio informazioni che ha permesso di salvare il 60enne.

Un Defibrillatore per la spiaggia, Un Defibrillatore per lo stabilimento balneareDopo aver acceso il dispositivo salvavita e aver posizionato le piastre sul torace dell’uomo, il DAE ha constatato e comunicato ai soccorritori l’assenza del battito cardiaco. A quel punto è stata necessaria una scarica per far ripartire il cuore del malcapitato. Dopo qualche minuto è giunta sul posto l’ambulanza che ha trasportato l’uomo all’ospedale.

Ci troviamo di fronte ad un altro episodio che testimonia quanto sia importante la diffusione dei defibrillatori sul territorio italiano. Le spiagge, come gli impianti sportivi, sono stati i primi luoghi dove il legislatore ha imposto l’obbligo di dotazione dei DAE.

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Un defibrillatore nel condominio, un defibrillatore per il condominio

PIACENZA: 80enne salvato con il DAE del condominio

Italia Defibrillatore offre una consulenza gratuita sulla scelta del DefibrillatoreNel pomeriggio di lunedì 29 agosto un uomo di 80 anni è stato colto da arresto cardiaco mentre si trovava all’interno delle sue mura domestiche, nel condominio di Via Campagna a Piacenza. Per sua fortuna, il palazzo era uno dei due residenziali dotato di defibrillatore grazie al Progetto Vita che ha attuato un progetto di cardioprotezione della città emiliana.

Un vicino che stava rientrando in casa ha incrociato in cortile il figlio del malcapitato che stava affannosamente cercando il dispositivo salvavita in dotazione al condominio. I due insieme hanno preso l’apparecchio e hanno raggiunto l’anziano. Il tentativo di rianimazione è andato a buon fine, nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi che sono comunque giunti sul luogo rapidamente. L’80enne è stato poi trasportato all’ospedale “Guglielmo da Saliceto” del capoluogo piacentino.

Ecco le parole di Daniela Aschieri del “Progetto Vita” di Piacenza: <<Una delle grandi sfide che abbiamo davanti è rappresentata proprio dal posizionamento nei condòmini dei defibrillatori, vista l’altra concentrazione di persone. A Piacenza per ora ne sono dotate due palazzine, per fortuna in questo caso il malore è avvenuto in una di queste>>.

Il DAE semiautomatico anche in Italia sta diventando un oggetto comune, che si può vedere tranquillamente nelle piazze, nei negozi e nelle piazze dove viviamo o ci troviamo di passaggio. In questo processo di cardioprotezione, un mondo ancora completamente scoperto è quello dei condòmini ed è tra le mura domestiche dove un malore può risultare fatale, molte volte per la mancanza di un intervento immediato. Qualcosa si sta muovendo, poiché privati e amministratori di palazzi si stanno informando per aggiungere questo prezioso servizio alle abitazioni. Italia Defibrillatori offre una consulenza personalizzata e completamente gratuita sulla scelta del defibrillatore. Non esiste il modello migliore, ma quello più adatto alle tue esigenze. Ci sono alcuni fattori molto importanti da tenere in considerazione prima dell’acquisto, ti faremo risparmiare tempo e denaro. CONTATTACI

Defibrillatore per la spiaggia, Defibrillatore per lo Stabilimento Balneare

RICCIONE: bagnino salva la vita ad un turista tedesco

Defibrillatore obbligatorio nelle spiagge in romagna_defibrillatore stabilimento balneare

Sabato 27 agosto a Riccione un turista tedesco, colto da arresto cardiaco mentre si trovava seduto al tavolino del bar di una spiaggia, è stato salvato dalla prontezza del bagnino Michele Mignani e del defibrillatore. L’uomo era in compagnia della moglie e di alcuni amici, quando ha accusato il malore sotto gli occhi della titolare del bar. A prestare i primi soccorsi è stata una signora di Asti, di professione infermiera, anche lei in vacanza.

 

Michele-Mignani-bagnino-defibrillatore-fotoriccioneEcco il racconto di Michele Mignani (a sinistra nello scatto di Fotoriccione), che si è immediatamente recato sul posto per salvare il turista tedesco: <<L’uomo aveva già gli occhi sbarrati. Ho sentito il polso e non c’era più battito. A quel punto la signora ha tenuto in alto la testa dell’uomo mentre io ho iniziato a praticare la respirazione cardio polmonare, con respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco. Per fortuna il bagnino 131 è dotato di defibrillatore e il macchinario è arrivato in poco tempo. Con la scarica è tornato il battito, poi ho proseguito con la respirazione cardio polomonare fino a quando l’uomo ha ripreso coscienza>>. Pochi minuti più tardi è arrivato il 118, il turista tedesco era già cosciente ed è stato trasportato in ospedale dove è stato messo in terapia intensiva ma fuori pericolo di vita.

 

Un Defibrillatore per la spiaggia, Un Defibrillatore per lo stabilimento balneareIl bagnino ha poi concluso il suo racconto, sottolineando l’importanza dei DAE: <<Io ho fatto quel che ho potuto, ma senza defibrillatore non ce l’avrei fatta. Il problema è che questi strumenti sono poco diffusi sulla spiaggi, bisognerebbe pensare più alla sicurezza e dotarsi di questi macchinari>>. Il legislatore si sta muovendo in questa direzione e infatti i DAE sono obbligatori negli stabilimenti balneari romagnoli, salentini e in futuro lo saranno anche in tutti quelli pugliesi, sardi, laziali e liguri.

Italia Defibrillatori ha una speciale offerta per le spiagge e gli stabilimenti balneari che comprende l’omaggio della bandiera DAE di segnalazione. È importante anche curare ogni aspetto della collocazione del defibrillatore e per questo offriamo la nostra consulenza, completamente gratuita, per potervi aiutarvi nella scelta. Non esiste il modello migliore in assoluto, ma quello che si adatta meglio alle vostre esigenze. CLICCA QUI

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Salvato un 44enne colto da arresto cardiaco durante la passeggiata con la famiglia

ospedai-vendita-defibrillatori-roma-defibrillatore-dae-sport-aziende-basso-costoMartedì 9 agosto un uomo di 44 anni si è sentito male mentre si trovava in Corso Vittoria Colonna a Marino, località della provincia di Roma. L’uomo stava passeggiando con la moglie e la figlia piccola nella carrozzina. Si è trattato di un arresto cardiaco e fortunatamente ha assistito alla scena un passante che ha capito subito la gravità della situazione e ha provveduto a chiamare i soccorsi. Una telefonata provvidenziale, mentre è stato veramente rapido l’intervento dei sanitari con l’ambulanza. È stato necessario l’utilizzo del defibrillatore, con diverse scariche e alcuni massaggi cardiaci. Il cuore del malcapitato ha ripreso a battere sull’ambulanza durante il trasporto all’ospedale San Sebastiano di Frascati (RM) dove è stato successivamente ricoverato e ora è fuori pericolo.

La possibilità di rianimare efficacemente una persona in arresto cardiaco si riduce del 10% ogni minuto che passa dall’inizio del pericoloso evento. Dopo circa 8 minuti il paziente, anche se rianimato, subisce danni irreversibili a livello cerebrale.

A Marino fortunatamente l’intervento dell’ambulanza è stato tempestivo, ma in Italia ci sono molti paesi che si trovano lontani da ospedali e ambulatori medici. La presenza di defibrillatori nelle piazze, a disposizione della cittadinanza 24 ore su 24, innalzerebbero il livello di cardioprotezione in questi luoghi dove l’attesa per l’arrivo dei soccorsi rischierebbe di essere fatale per le persone colpite da arresto cardiaco. Oltre ai dispositivi salvavita è necessaria anche la presenza del maggior numero di persone formate attraverso i corsi BSLD (basic life support defibrillation). I moderni defibrillatori semiautomatici sono stati progettati per essere utilizzati da chiunque e non si deve temere di poter causare dei danni alla persona in arresto cardiaco. Solamente il mancato utilizzo del defibrillatore può impedire ad una vittima di morte cardiaca improvvisa di salvasi!

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MONZA: ragazza 18enne salva la vita ad un anziano con il DAE

monza-paola-villa-ragazza-salva-la-vita-ad-anziano-con-il-defibrillatoreNel pomeriggio di giovedì 21 luglio a Monza una ragazza di 18 anni ha salvato la vita ad un anziano colto da arresto cardiaco. La giovane, Paola Villa, era in compagnia di alcuni amici nelle vicinanze di Via Correggio, dove l’uomo ha accusato il malore. Dopo aver visto un gruppo persone di assembrarsi vicino alla fermata dell’autobus e aver udito chiamare il 118 al telefono, Paola si è avvicinata per dare il suo contributo. Quel suo tentativo, nell’attesa dei soccorsi, si è rivelato provvidenziale; dopo aver preso in mano la situazione, ha invitato un amico a prendere di corsa il defibrillatore pubblico posizionato nei pressi del cimitero; ha iniziato con il massaggio cardiaco, che sapeva eseguire grazie al brevetto di primo soccorso BLSD che aveva conseguito grazie ad un corso certificato Areu e un secondo attestato della Protezione Civile di Monza Soccorso.

 

vendita-defibrillatore--acquistare-defibrillatori-corso-blsd-formazione-daeImportante è stato anche il contributo del nipote del malcapitato, che alle manovre della ragazza si è alternato per effettuare la respirazione bocca a bocca. Sono state necessarie quattro scariche con il defibrillatore, prima dell’arrivo dell’ambulanza che ha trasferito l’uomo in codice rosso all’ospedale San Gerardo di Monza. Il medico del 118, presente sul posto, si è complimentato con Paola, come del resto la centrale operativa dell’Azienda Regionale di Emergenza e Urgenza:”È stata davvero brava, ha eseguito la procedura alla perfezione e ha iniziato subito il massaggio cardiaco mentre ha chiesto a chi le stava accanto di recuperare un defibrillatore per non perdere secondi preziosi a salvare una vita”. Paola, visibilmente emozionata, ha così commentato “È stata una bellissima soddisfazione, soprattutto per i parenti del signore che erano attorno a me e speravano potesse farcela. All’arrivo dei soccorsi mi sono sentita più tranquilla perché praticare la rianimazione cardio-polmonare in quelle condizioni, tra la confusione, le persone che urlavano e le indicazioni del DAE che a mala pena riuscivo a sentire non è stato facile”.

 

Questa bellissima notizia è la testimonianza di quanto sia fondamentale l’introduzione del corso BLSD obbligatorio nelle scuole e negli istituti scolastici. Perché nelle città in cui viviamo o siamo semplicemente di passaggio, stanno aumentando i defibrillatori ad uso pubblico e la presenza di persone formate al loro utilizzo deve essere un punto chiave raggiungere un buon livello di cardio protezione.

 

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Ad Arezzo e Parma due persone salvate con il DAE

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Sabato 23 luglio un uomo di 56 anni residente a Castiglion Fiorentino, comune della provincia aretina, ha accusato un arresto cardiaco mentre partecipava alla sagra paesana di Chitignano. È successo alle 23:00, improvvisamente si è accasciato al suolo privo di coscienza e di respiro. Immediati i soccorsi del servizio sanitario presente per l’occasione e muniti di defibrillatore. I soccorritori hanno avviato le pratiche di rianimazione, nell’atteso dell’arrivo sul posto dell’automedica dalla centrale 118 di Bibbiena (AR). Dall’arresto cardiaco alla prima scarica del defibrillatore sono passati meno di 2 minuti e il malcapitato si è subito rianimato. Prima di mezzanotte l’uomo era all’ospedale San Donato di Arezzo, prima nella sala di emodinamica per una coronarografia e poi è stato mandato sotto intervento. Gli sono stati applicati degli stent e successivamente è stato messo in osservazione presso l’unità di terapia intensiva cardiologica.
asdajfndubfubafubdsufbsdbfuasdbfuiasdfLe sue condizioni ora sono stabili e il problema cardiaco di sabato sera dovrebbe essere definitivamente superato. Arezzo e Parma, due città italiane separate da più di 250 km, ma unite in questi giorni da due storie che sono state risolte positivamente dai defibrillatori. Gianni Botteri lo scorso 13 giugno era stato colto da infarto mentre si trovava al circolo Toscanini di Parma, in via Emilia Ovest. Oggi vuole raccontare la sua storia in segno di ringraziamento verso chi l’ha salvato e per sottolineare l’importanza del defibrillatore che da pochi giorni era stato acquistato dai gestori della struttura. Prima del malore nessun sintomo e aveva voluto contribuire all’allestimento della platea per la commedia dialettale in programma quella sera. L’impegno messo nello spostare le panche era tanto, nonostante le raccomandazioni dei presenti che lo invitavano ad andarci piano visto che un mese prima aveva subito un intervento chirurgico all’occhio. Di colpo è caduto a terra privo di sensi. Ecco il racconto di Gianni:<<Non ricordo nulla, nemmeno il risveglio in rianimazione di una settimana fa. Voglio ringraziare tutti i medici e il personale dell’ospedale che i miei famigliari mi dicono siano stati sempre gentili e premurosi, con me e con loro. E poi Gianna, la presidentessa del circolo e quella giovane dottoressa, mi hanno raccontato che sono intervenute subito e so che senza di loro sarebbe potuta finire male. Quello che è accaduto davvero non lo saprò mai, perché chissà dov’ero in quel momento>>.
È comprovato che l’utilizzo del defibrillatore su una persona entro i 5 minuti dall’arresto cardiaco aumenti le probabilità di salvataggio dell’80%. Contatta Italia Defibrillatori per ricedere una consulenza personalizzata e assolutamente gratuita sulla scelta del DAE, ti faremo risparmiare tempo e denaro. Ti faremo trovare la macchina perfetta per le tue esigenze: CLICCA QUI

Dopo Romagna e Puglia, altre 3 regione italiane avranno le spiagge cardioprotette

Defibrillatore obbligatorio nelle spiagge in romagna_defibrillatore stabilimento balneare

Dopo la riviera romagnola e le spiagge pugliesi, anche Lazio, Liguria e Sardegna si stanno avviando verso il processo di cardioprotezione degli stabilimenti balneari, introducendo l’obbligo della presenza dei dispositivi salvavita. In Italia ogni estate sono tante le persone che perdono la vita in riva al mare, spesso per annegamenti dovuti a sottovalutazione dei pericoli e sopravvalutazione delle proprie capacità fisiche. Senza trascurare le problematiche relative ai soccorsi, non sempre tempestivi e a volte praticati da persone inesperte. Delle tre regioni che metteranno in sicurezza le proprie coste, la Sardegna è quella che si è mossa per tempo; sono infatti già dotati di DAE molte spiagge attrezzate e hotel che si trovano sui 1800 km di costa. La cardioprotezione diventerà obbligatoria per i circa 600 stabilimenti balneari e 300 hotel sardi, mentre per le spiagge libere saranno i comuni a doversene occupare. Nelle strutture sarà fondamentale la presenza di personale formato all’utilizzo delle macchine, grazie ai corsi BLSD.
Sono numerosi i proprietari di stabilimenti balneari che si sono rivolti a Italia Defibrillatori per ricevere una consulenza completamente gratuita, risparmiando tempo e denaro. Non esiste il DAE perfetto o migliore, ma se esiste quello ideale per il tuo ambiente. Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione prima di acquistare un defibrillatore. Contattaci anche tu per ricevere la nostra consulenza: CLICCA QUI
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