Martedì 9 agosto un uomo di 44 anni si è sentito male mentre si trovava in Corso Vittoria Colonna a Marino, località della provincia di Roma. L’uomo stava passeggiando con la moglie e la figlia piccola nella carrozzina. Si è trattato di un arresto cardiaco e fortunatamente ha assistito alla scena un passante che ha capito subito la gravità della situazione e ha provveduto a chiamare i soccorsi. Una telefonata provvidenziale, mentre è stato veramente rapido l’intervento dei sanitari con l’ambulanza. È stato necessario l’utilizzo del defibrillatore, con diverse scariche e alcuni massaggi cardiaci. Il cuore del malcapitato ha ripreso a battere sull’ambulanza durante il trasporto all’ospedale San Sebastiano di Frascati (RM) dove è stato successivamente ricoverato e ora è fuori pericolo.
La possibilità di rianimare efficacemente una persona in arresto cardiaco si riduce del 10% ogni minuto che passa dall’inizio del pericoloso evento. Dopo circa 8 minuti il paziente, anche se rianimato, subisce danni irreversibili a livello cerebrale.
A Marino fortunatamente l’intervento dell’ambulanza è stato tempestivo, ma in Italia ci sono molti paesi che si trovano lontani da ospedali e ambulatori medici. La presenza di defibrillatori nelle piazze, a disposizione della cittadinanza 24 ore su 24, innalzerebbero il livello di cardioprotezione in questi luoghi dove l’attesa per l’arrivo dei soccorsi rischierebbe di essere fatale per le persone colpite da arresto cardiaco. Oltre ai dispositivi salvavita è necessaria anche la presenza del maggior numero di persone formate attraverso i corsi BSLD (basic life support defibrillation). I moderni defibrillatori semiautomatici sono stati progettati per essere utilizzati da chiunque e non si deve temere di poter causare dei danni alla persona in arresto cardiaco. Solamente il mancato utilizzo del defibrillatore può impedire ad una vittima di morte cardiaca improvvisa di salvasi!
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