ROMA: l’incontro tra il ministro Lorenzin e la mamma di Lorenzo Toma
Carla Gentile dopo aver raccolto 52mila firme digitali sulla piattaforma change.org, per chiedere al legislatore di obbligare i luoghi pubblici di attrezzarsi di defibrillatori (riportato anche nel nostro articolo http://bit.ly/1VJyyUD del 24 febbraio 2016), ha ottenuto l’incontro nella capitale con il ministro della salute Beatrice Lorenzin. Il figlio della signora Gentile, Lorenzo Toma, è prematuramente scomparso lo scorso agosto in una discoteca salentina sprovvista di defibrillatore, dopo aver accusato un malore. Il ragazzo soffriva di una malformazione cardiaca, sconosciuta anche alla famiglia. Ecco l’appello della madre:<<colmare questa falla giuridica assurda, che fa sì che 5000 anime siano lasciate in balia degli eventi senza alcun piano di sicurezza né dal punto di vista tecnico, né da quello sanitario. L’idea che Lorenzo si sia sentito male e che nessuno l’abbia soccorso adeguatamente, dopo averlo protetto per diciotto anni è l’ossessione che ormai accompagna tutti i miei giorni e le mie notti. Non saprò mai se mio figlio si sarebbe potuto salvare ma so di certi che non gli è stato garantito alcun soccorso tempestivo>>.
Il ministro ha assicurato che si muoverà per accogliere l’istanza arrivata dal salento, portandola anche nel resto del paese. In breve si tratterebbe di dotare i luoghi affollati e lontani dai presidi di primo soccorso, come nel caso delle discoteche, di un’ambulanza medicata, con a bordo un defibrillatore e personale formato per utilizzare il dispositivo salvavita. Ma tra gli impegni del ministro Beatrice Lorenzin c’è anche quello di inserire nello screening per le attività sportive anche l’eco-cardiogramma, e non solo l’elettrocardiogramma sotto sforzo così da intercettare tempestivamente anche alcune insidiose patologie congenite.